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Ernesto Che Guevara
A cinquant'anni dalla sua scomparsa, è sempre più viva che mai l'epopea di Ernesto Che Guevara ,"L’ultimo Gaucho", cantato dai versi del poeta abruzzese Giuseppe Tontodonati
Il 9 ottobre del 1967 moriva il Che e tutto il mondo dedica mostre ed eventi a questa ricorrenza. Molto importante la mostra realizzata a Milano.
“L’ultimo Gaucho” il poema che il poeta abruzzese Giuseppe Tontodonati (Scafa (PE)1917- Bologna 1989) pubblicò nel 1982, e i cui versi ripercorrono gli ultimi istanti della vita del Che, sono anche un inno a chi ha combattuto e combatte per le libertà di tutti i popoli.
“Dove sarà la tomba /dello spirito libero / come il vento impetuoso / eterna anima del mondo..?/ In quale plaga della pampa / riposeranno le ossa / del Gaucho leggendario / dai peones amato,/ odiato dai tiranni, / che per lui hanno pianto,/
Le poesie sono raccolte in un opusclo intitolato L’Ultimo Gaucho, scaricabile gratuitamente dal sito www.giuseppetontodonati.it visitando la pagine dedicata a Ernesto Che Guevara